CBT

La Terapia Cognitivo Comportamentale per i Disturbi Alimentari e l'Obesità

Un trattamento basato sull'evidenza

La CBT-E dei Disturbi dell'Alimentazione

Il termine cognitivo comportamentale (CBT) si riferisce a una classe di trattamenti psicologici che si basano su due premesse interconnesse:

  1. i processi cognitivi giocano un ruolo importante nel mantenimento del problema;
  2. il trattamento deve affrontare questi processi cognitivi, tra le altre cose. Le procedure e le strategie usate dalla CBT dipendono dal problema da affrontare. Le indicazioni maggiori sono la depressione clinica, i disturbi d'ansia e i disturbi dell'alimentazione.

Nei primi anni ottanta il prof. Christopher Fairburn dell'Università di Oxford ha elaborato la CBT per la bulimia nervosa. L'intervento è stato valutato in numerosi e rigorosi studi controllati e randomizzati e i risultati di queste ricerche hanno portato il National Institute for Clinical Excellence (NICE), un istituto indipendente responsabile della produzione di linee guida nazionali per la promozione della salute, la prevenzione e il trattamento delle patologie, a raccomandare la CBT come intervento di prima scelta per la cura della bulimia nervosa.

Nei primi anni 2000 il trattamento è stato modificato dal centro CREDO (Centre for Research on Dissemination at Oxford) ed è stato chiamato CBT-E, un'abbreviazione di ""enhanced cognitive behaviour therapy" (terapia cognitivo comportamentale migliorata).

La CBT-E

La CBT-E è un trattamento psicologico altamente individualizzato ideato per curare tutte le categorie diagnostiche di disturbi dell'alimentazione (approccio transdiagnostico). Nella CBT-E la diagnosi del disturbo dell'alimentazione non è rilevante per la cura, piuttosto il suo contenuto è dettato dai meccanismi di mantenimento presenti nel singolo paziente.

La CBT-E usa in modo flessibile strategie e procedure terapeutiche in sequenza per affrontare la psicopatologia individuale del paziente. Per fare questo, il terapeuta e il paziente lavorano assieme come una "squadra" per superare il disturbo dell'alimentazione (empirismo collaborativo). Il paziente è incoraggiato a diventare un attivo partecipante nel processo di cura e a vedere il trattamento come priorità. La strategia chiave è creare una formulazione individualizzata e condivisa dei principali meccanismi di mantenimento che dovranno essere affrontati dal trattamento.

La CBT-E non adotta metodi prescrittivi e coercitivi e mira alla risoluzione definitiva del problema. 

La CBT-OB dell'Obesità 

Nei trattamenti dietetici tradizionali il medico "prescrive" la dieta e l'esercizio fisico e spinge il paziente a seguire in modo rigoroso le sue indicazioni applicando la sola forza di volontà. Questo semplice approccio risulta efficace nel breve termine, ma spesso fallisce nel lungo termine, perché il paziente, non avendo acquisito abilità per controllare il peso corporeo, riprende i suoi comportamenti abituali e recupera il peso perduto. La CBT dell'Obesità si differenzia da questi modelli.

Nei programmi di modificazione dello stile di vita basati sulla terapia cognitivo comportamentale, infatti, gli obiettivi sono aiutare il paziente a diventare un esperto e a sviluppare specifiche abilità per riuscire a gestire il suo peso a lungo termine. Per tale motivo il trattamento prevede un coinvolgimento attivo del paziente che, oltre a ricevere informazioni dettagliate sull'obesità, sulle complicanze ad essa connesse e sulle modificazioni dello stile di vita necessarie per gestire il peso, è aiutato a sviluppare specifiche abilità cognitive e comportamentali per imparare a gestire la sua alimentazione e il suo peso nel tempo.

La CBT-OB viene somministrata da terapeuti formati ( Medico, Dietista, Psicologo) come trattamento individuale o di gruppo. 

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